Se, a cena con degli amici, in una discussione su un film o un libro, ti capita di citare, più di 3 volte, le opinioni di alcuni blogger che segui… allora secondo me c’hai qualcosa che non va.
Per esempio io ce l’ho.
Se, a cena con degli amici, in una discussione su un film o un libro, ti capita di citare, più di 3 volte, le opinioni di alcuni blogger che segui… allora secondo me c’hai qualcosa che non va.
Per esempio io ce l’ho.
Credi che citare autorevoli critici sia meglio? Non sono tra quelli che pensano che i cialtron… hemm i giornalisti siano tutti prezzolati, ma spesso le opinioni libere, comuni, pensate non finiscono in una rotativa offset.
Perché c’è poco spasio per le opinioni, perché c’è poco tempo per pensare, perché spesso chi riempie libri e riviste ha una scadenza prefissata… l’unico neo dei blog è “scovarli” nel mare webbum e accettare che abbiano idee diverse dalle nostre (pratica in disuso ai nostri tempi).
Per cui… continua a citare i tuoi blogger preferiti, anche a loro insaputa… dimostri solo di controllare gli ingredianti prima della scatola! (e forse anche i media si sveglieranno un pochino…)
Scusa se son stata veemente e prolissa.
Cassandra
La pluralità d’opinioni è una bellissima cosa, e attingervi per avere (e poi ritrasmettere) una visione più tridimensionale di un dato argomento, è ancora meglio.
Il filtro restiamo sempre noi, col nostro buonsenso, la nostra coscienza e il nostro spirito critico. ;)
L’idea di essere filtro di opinioni differenti non mi dispiace affatto. Anzi sarebbe normale e quasi sacrosanto, in ogni ambito, riuscire ad ascoltare tutte le opinioni prima di farsene una propria.
Quello che imbarazza è lo sguardo che i tuoi commensali (gente terrena, fuori dal tunnel del uebbe) ti appiccicano addosso quando ti capita di ripetere più volte nel giro di poco la frase “ho letto su un blog che…”.
Ecco da quel momento in poi stai certo che non t’ascolta più nessuno.
Come il vecchio pensionato che attacca a parlare della guerra, di quand’era giovane e bla bla bla…
p.s. veemenza e prolissità sono sempre bene accette… a meno che non si parli di letteratura coreana del 300, chè lì comincio ad annoiarmi un po’ anch’io…
peccato, ché se superi pagina 1242 la letteratura coreana t’appassiona.
e vuoi mettere citar l’samguk yusa con un bel piatto di lasagne davanti?
hai già vinto senza dover combattere.
eh.
ok, m’hai convinto… mi sa che mi toccherà rivalutare anche la corea…